KIWI THE CAT
THE WONDERFUL WONDERFUL CAT
LA PAGINA DELLA SALUTE
LE ANALISI DI LABORATORIO

Gli esami di laboratorio sono prove eseguite su liquidi organici per valutarne la loro composizione ed ottenere così informazioni dettagliate sulle condizioni degli animali.
Le più frequenti sono l'esame del sangue e delle urine.
ESAME DEL SANGUE

E' bene fare il prelievo di sangue sull'animale a digiuno da almeno 8-10 ore. Sul sangue possono essere fatte molte prove diagnostiche.

Ci dice tutto sulle cellule presenti nel sangue:

  • L'esame emocromocitometrico consente di conteggiare le cellule nel sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) e di valutare altri dati, come il valore ematocrito (il rapporto tra le parti fluida e corpuscolata del sangue) e l'emoglobina (il pigmento nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno).

  • Globuli rossi, emoglobina ed ematocrito vanno spesso di pari passo: il loro aumento fa pensare a disidratazione fisica o ad una forma di policitemia (un'affezione caratterizzata da un'eccessiva viscosità del sangue); la loro diminuzione, invece, indica un'anemia, che può avere più cause, problemi renali, infiammazioni e tumori.

  • Lo scostamento del numero di globuli bianchi dai valori medi fa pensare a infezioni, infiammazioni o tumori.

  • Una diminuzione delle piastrine comporta difficoltà di coagulazione del sangue.

Ci indica valori che ci fanno capire come stanno organi e apparati del corpo dell'animale:

  • La glicemia indica la concentrazione del glucosio nel sangue: il suo aumento può far pensare a diabete mellito , ipertiroidismo, ipercoticosurrenalismo, malattie del pancreas, stati di stress, assunzione di cibo o di farmaci; la sua diminuzione fa sospettare tumori pancreatici, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di insulina.

  • La creatinina, un prodotto del metabolismo muscolare, indica la capacità di filtrazione dei reni, è quindi un valore prezioso per valutare come questi organi funzionano.

  • L'azotemia indica la concentrazione dell'azoto ureico, cioè l'ultimo prodotto del metabolismo delle proteine: il suo aumento suggerisce problemi renali, intossicazioni, disidratazione, alterazioni circolatorie, disturbi del fegato.

  • Le transaminasi sono enzimi contenuti nelle cellule del fegato: quando questo subisce un danno, le cellule si rompono facendo uscire gli enzimi, che si riversano così nel sangue in grandi quantità.

  • La bilirubina deriva dal catabolismo dell'emoglobina: il suo innalzamento può derivare da una eccessiva distruzione dei globuli rossi o da problemi di fegato.

  • Il valore delle proteine totali (che comprendono albumina e globuline) dipende dallo stato di nutrizione del cane e del gatto, dalla funzionalità di fegato e reni, dalla presenza di emorragie, infezioni , infiammazioni e tumori.

  • La fosfatasi alcalina è un enzima che si trova nelle ossa, nell'intestino, nella bile e nei reni: il suo innalzamento fa supporre disturbi scheletrici o del fegato.

Ci fornisce utili informazioni sulla concentrazione di certi "elementi essenziali":

  • La calcemia indica la concentrazione di calcio nel sangue: il suo aumento può far pensare a tumori, malattie del sistema nervoso centrale, cattivo funzionamento delle ghiandole paratiroidi, eccessiva assunzione di vitamina D; la sua diminuzione può essere un segnale di forme di malassorbimento, malattie del pancreas, rachitismo, eclampsia puerperale (un'affezione che può colpire cagne e gatte durante l'allattamento), cattivo funzionamento delle ghiandole paratiroidi.

  • La fosforemia indica la concentrazione del fosforo nel sangue: il suo innalzamento si accompagna ad elterazioni renali, problemi scheletrici e cattivo funzionamento delle ghiandole paratiroidi.

  • La potassiemia (cioè la concentrazione del potassio nel sangue) aumenta quando vi sono malattie renali, disidratazione e stati di acidosi metabolica, mentre diminuisce quando vi sono episodi di vomito e diarrea, ipercoticosurrenalismo, alcalosi metabolica e assunzione di determinati farmaci.

  • La natremia (cioè la concentrazione del sodio nel sangue) aumenta nei casi di disidratazione, ipericoticosurrenalismo, cardiopatie e affezioni nervose, mentre diminuisce quando vi sono insufficienza renale, diarrea, diabete mellito e assunzione di determinati farmaci.

ESAME DELL'URINA

E' importante ottenere un certo quantitativo di pipì nella maniera più sterile possibile e meno traumatica per il cane e il gatto. Ottenuto il campione, è importante fare l'esame quanto prima oppure, se ciò non è possibile, conservare l'urina in frigorifero sino al momento delle analisi.

Come si deve raccogliere il campione da sottoporre all'esame:

  • Per quel che riguarda il cane, di solito si mette un contenitore, di quelli reperibili in farmacia, sotto il getto di urina durante la minzione oppure si aspira l'urina da terra con una siringa senz'ago, dopo avere però fatto fare la pipì al nostro cane su una superficie pulita e impermeabile.

  • Per il gatto, invece, il metodo migliore consiste nel lasciare la cassettina igienica vuota (da pulire bene prima della prova con acqua bollente e senza detergenti o disinfettanti) oppure nel riempirla con materiali non assorbenti, come palline di polistirolo o lenticchie secche. Anche il tal caso il campione va prelevato con una siringa cui sia stato tolto l'ago.

  • Nel secondo caso, il medico veterinario esegue il prelievo dell'urina mediante cateterizzazione (inserimento di un sottile tubo di plastica nell'uretra dell'animale, fino ad arrivare nella vescica urinaria, dalla quale si aspira con una siringa il quantitativo necessario per l'analisi) oppure cistocentesi (cioè infissione di un ago raccordato alla siringa attraverso la parete dell'addome, per giungere così alla viscica), due procedure che possono richiedere la sedazione dell'animale.

Ci fornisce indicazioni sulle proprietà fisiche e chimice:

L'esame fornisce indicazioni sulle proprietà fisiche e chimiche dell'urina. In particolare, si valutano il colore, l'odore, l'aspetto, il pH, il glucosio, i chetoni, le proteine, i nitriti, il sangue, il peso specifico e gli elementi cellulari in essa contenuti.

  • Il colore normale deve essere giallo, giallo chiaro o ambrato (tonalità differenti possono essere dovute, in situazioni di buona salute, all'assunzione di particiolari alimenti o farmaci).

  • L'odore viene definito come "sul generis" (odori diversi suggeriscono l'esecuzione di ulteriori procedure diagnostiche).

  • L'aspetto deve essere trasparente (la torbidità implica la presenza di qualche problema).

  • Nel cane e nel gatto la reazione deve essere tendenzialmente acida: il pH, quindi, è di solito compreso tra 5,5 e 7. Valori diversi possono essere dovuti alla presenza di problemi, così come alla dieta o all'assunzione di farmaci.

Ci rivela "presenze" che fanno temere problemi:

  • Il glucosio deve essere assente: la sua presenza nell'urina è sospetta e merita indagini diagnostiche in più.

  • La presenza di chetoni (che non dovrebbero esserci) suggerisce l'esistenza di disturbi metabolici a carico di carboidrati e grassi.

  • Le proteine devono essere assenti: in caso contrario è raccomandabile un approfondimento con altri esami.

  • I nitriti possono far pensare ad un'infezione, ma si tratta di un dato che ha un valore più attendibile nella specie umana piuttosto che in quelle canina e felina

  • La presenza di bilirubina indica precocemente un disturbo a carico del fegato, che richiede pertanto ulteriori accertamenti.

  • Il sangue (o emoglobina), deve essere assente ed il suo ritrovamento richiede ulteriori controlli.

  • Il peso specifico misura la concentrazione dell'urina e da informazioni sull'equilibrio idrico ed elettrolitico dell'organismo. Grazie a questo dato, dunque, si può valutare lo stato di idratazione di cani e gatti.

  • La valutazione delle cellule nell'urina (esame del sedimento) viene fatta al microscopio dopo avere centrifugato il campione ed averlo sottoposto a una specifica colorazione. Questa prova permette di individuare la presenza di elementi, come globuli rossi, globuli bianchi, cristalli, batteri, parassiti, il cui ritrovamento spinge ad ulteriori accertamenti.

Questa pagina è stata liberamente tratta da "Amici di Casa" - anno 6- n° 2 - Febbraio 2005

DIZIONARIO

Acidosi
Alterazione dell’equilibrio acido-base, caratterizzato da un patologico accumulo di sostanze acide nel sangue. La concentrazione di idrogenioni aumenta e il valore del ph diminuisce.

Alcalosi
Eccessiva quantità di sostanze alcaline nel sangue.

Amminoacido
Molecola organica di base per la costituzione delle proteine.

Bilirubina
Pigmento biliare di colore rossastro trasportato nel fegato attraverso il sangue. Prodotto dalla trasformazione dell’emoglobina. Se è in eccesso può causare l’ittero.

Catabolismo
Processo di riduzione e demolizione delle sostanze alimentari complesse ricondotte in sostanze più semplici con rilascio di energia.

Chetoni o Corpi chetonici
Elementi chimici che il corpo produce quando le cellule bruciano grassi invece di zuccheri.

Chetonuria
Presenza di chetoni nelle urine. Ciò avviene quando i chetoni si sono accumulati nel sangue in quantità talmente alta da comparire nelle urine.

Enzima
Proteina complessa sintetizzata da cellule viventi, accelera le funzioni biochimiche in un organismo e funge da catalizzatore.

Ipercoticosurrenalismo e ipocorticosurrenalismo
Patologia della midollare del surrene.

Ph
Sigla che indica il grado di acidità o alcalinità di una sostanza. Il valore neutro è 7 se inferiore indica soluzione acida se superiore soluzione basica.

Proteina
Composto organico a base di amminoacidi componente fondamentale di un tessuto animale o vegetale.

Surrene
É una ghiandola a forma piramidale situata nella cavità addominale, sopra il polo superiore del rene.
E' costituita da una parte corticale e da una midollare. La prima secerne ormoni steroidi (oltre 70 ormoni diversi), la seconda le catecolamine (presenza dell'anello fenolico del tipo catecolico).


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