Roma,
30 Marzo 2010, 11:12 Immagino
sia volato subito sul Ponte dell'Arcobaleno, il mio adorato Mirtillo. Un gatto
nero raccolto all'età di due mesi dopo essere stato schiacciato sull'asfalto della
strada da un'automobile in corsa. Rifiutato dalla madre, accecato da una forte
congiuntivite, piccolo e indifeso fu raccolto e portato dal veterinario che ne
constatò pure una debolezza generale e una fastidiosa dermatite. Era il mese di
luglio dovevamo andare in vacanza. Portammo dunque pure lui. Crebbe e fu felice.
Ma Mirtillo fu poi soggetto a una disfunzione intestinale a causa dell'incidente
che gli aveva probabilmente danneggiato il bacino e una parte dell'intestino.
Fu però coraggioso e dopo due operazioni ritornò alla felice esistenza di gatto
di casa, coccolato e amorosamente coccoloso con tutti. Nel 2006 gli fu diagnosticato
una neoplasia al cervello. Doveva essere operato. Preferimmo lasciarlo libero
di morire quando la natura avrebbe voluto, invece ci fece un bellissimo regalo:
visse fino a ieri sera, 29 Marzo 2010, quando dopo un mese e mezzo di cure e di
flebo si è spento dignitosamente nella sua cestina di vimini accarezzato e baciato
fino all'ultimo lamento. Mirtillo, gatto nero europeo, 13 anni, è stato un
animaletto intelligente. A maggio dell'anno scorso ho adottato un cagnetto, lui
come il saggio della famiglia lo ha accolto e insegnato le cose basilari del comportamento
in casa. Simpaticamente accoglieva il cagnetto che riportavo dalla passeggiatina
serale con affetto, come con affetto ci ha sempre tutti coccolato strisciando
i suoi baffetti sulle guance, inseguendoci in cucina per visionare la spesa, viaggiando
con noi durante i weekend e le vacanze. Spero che ci aspetterai, Mirtillo.
Vieni ad incontrarci quando sarà il nostro momento. Laura,
Paola e Antonietta |