Lafigliamia
era una gatta certosina abbandonata a L'Aquila. Viveva nel cortile di una scuola,
amata dai bambini e dalla sua mamma umana, Cristina aka Antigua. Era una gatta
fiera e schiva, segnata dall'abbandono. Piano piano Cristina è riuscita
a farsi accettare e le portava cibo buono, acqua fresca, l'ha curata quando stava
male, ha accudito i suoi splendidi cuccioli che poi è riuscita a prendere
e far adottare. E' riuscita persino a prendere Lafigliamia per farla sterilizzare. Finalmente
una vita serena per questa micia che aveva raccolto solo cattiveria dagli umani.
Fino a quella maledetta notte del 6 Aprile 2009 in cui tutto si sconvolse. In
una terra avara di amore per gli animali randagi dove il randagismo è diffusissimo,
dove c'è carenza di strutture per il ricovero dei cani, dove non ci sono
strutture che accolgano gatti, dove la ASL è latitante, il terremoto è
una tragedia nella tragedia. Questa piccola micia è spirata tra le braccia
di Cristina. Stava troppo male, aveva la bocca tutta gonfia e devastata dalle
ulcere, aveva un'insufficienza renale grave e, in ultimo ha avuto una forte emorragia
in bocca. Cristina è distrutta e si sente in colpa per averla addormentata...
quando finalmente lei, fiduciosa, si è fatta prendere nuovamente... La
situazione era purtroppo disperata e irreversibile.
L'Aquila
13 Novembre 2009, 10:16 Lafigliamia
non c'è più. Ho il cuore straziato, non riesco a dire altro. Di lei sapete
tutto. O quasi., Non sapete la sua vita dopo il terremoto, il suo guardarmi, volermi
accanto, facendosi seguire nel giardino della scuola coperto dalle macerie. Si
guardava intorno e poi guardava me, come per chiedere il perchè di quella tragedia.
Per lei, un nuovo abbandono. Le piaceve quella scuola, le piaceva, dal giardino,
ascoltare le voci. E poi... e poi ecco, lei non c'è più. Vittima della cattiveria
umana e della natura. Mi ha dato tanto, tantissimo. Quando sarò più serena
vi racconterò. Lafigliamia, figlia davvero. Bella, fiera, orgogliosa. Grande
come nessuno nel mio cuore. Grazie a tutti, vi abbraccio forte. L'Aquila
19 Gennaio 2010, 19:44
Tesoro
mio. Parlare di te è impossibile. Troppo il dolore che però voglio tenermi stretto.
Che mai finisca, che mai finisca. Voglio assaporare le lacrime e la mancanza.
Che mai finisca. Sarebbe ingiusto cercare di lenirlo. Ti penso tanto. Mi manchi
da morire. Ti ho amato come nessuno mai. Bella. Eri bella da togliere il fiato.
Anche quando il male ti aveva segnata. Fiera e orgogliosa come solo tu potevi
e sapevi. Tu, che avevi sofferto l'abbandono e la solitudine. Tu, che da me solo
qualche carezza furtiva. Tu, che mi hai donato due tuoi piccoli, madre generosa
e grande. Tu, nei pomeriggi di sole, nei giorni di pioggia e di neve. Tu sullo
scivolo, sull'uscio, sul muretto. Tu nella casetta. Con le tue piccole appena
nate. Che emozione sapere che lì avevi partorito. Grazie per averlo fatto, amore
mio. Grazie per la coda dritta, i rotolamenti sull'erba, gli occhi socchiusi,
i tuoi miagolii. Grazie per ogni attimo che mi hai regalato. Grazie per avermi
accolta nella tua vita. Grazie per sempre. Per sempre con me. "Ti
ho mandato in viaggio in una terra libera dal dolore non perchè non ti amassi,
ma perchè ti amavo troppo per forzarti a rimanere." Cristina
(Antigua) |