La
mia Fifi è nata in casa il 16 giugno del 1996 da mamma Sara, micia adottata dall'Enpa,
mezza siamese e papà Nerone, persiano, assieme alle due sorelle Pallina e Nuvola. E'
stata la più precoce, la prima a lasciare la cesta e a cominciare a girare per
i locale ed uscire sul balcone; intelligente e sveglia con gli occhietti furbi
che osservavano tutto. Non era la più coccolona del gruppo, poche volte veniva
in grembo a cercare carezze e, proprio per questo motivo, quando lo faceva era
ancora più gradita. La sorella Pallina purtroppo ci ha lasciati presto, a soli
15 mesi di età a causa di un contagio da leucemia da parte di un'altra micetta
che avevo trovato sotto casa smarrita e denutrita, che abbiamo chiamato Penelope
e che se ne andò esattamente 4 mesi prima di lei. Insomma, nel giro di poco tempo
due grossi dispiaceri che mi hanno traumatizzato e lasciato depresso per un bel
pò, con l'incubo che quella brutta malattia avesse colpito anche gli altri gatti.
Fortunatamente non andò così, e sono passati diversi anni senza che ci fossero
malattie così gravi da causarne la loro perdita, anche se Nerone ha rischiato
molto con la stomatite che gli ha devastato la bocca, ma un quasi miracolo ha
visto la sua guarigione totale, cosa a cui sinceramente non speravo. Nell'agosto
2005 fece il suo ingresso in casa nostra anche Felix, cucciolo trovato per strada
durante una delle mie passeggiate e i probemi non tardarono ad arrivare, sia per
la vivacità eccessiva del giovincello, sia perché gli altri non lo accettavano,
a cominciare proprio da Fifi che lo attaccava di continuo. Poi quando è cresciuto,
le cose si sono invertite ed è stato lui a restituire gli sgarbi subiti, essendo
diventato più grosso e forte degli altri. Lo scorso anno Fifi cominciò a dimagrire,
ma non aveva sintomi che lasciassero intendere la presenza di qualcosa di grave,
si era bene ripresa dopo la sterilizzazione di pochi anni prima, durante la quale
le tolsero anche l'utero perché pieno di siero, quindi malato. Quest'anno, d'estate
sono cominciati i guai: un controllo del sangue ci ha dimostrato che soffriva
di diabete, che come si sa, nei gatti è difficile da gestire, quindi si è cominciato
con l'insulina: non mi pareva vero, lei che era sempre stata discretamente...
ma i problemi non erano finiti, anzi, solo all'inizio e una volta ha avuto una
brutta crisi respiratoria, quindi l'abbiamo portata d'urgenza alla clinica veterinaria
perché a quell'ora il nostro veterinario era ancora chiuso e cel'hanno salvata
per un soffio, ma non era messa bene, le hanno tolto parecchio liquido da un polmone,
fatto una flebo di glucosio e scoperto un'insufficienza cardiaca. Ci hanno fatto
cambiare le cure e sospendere l'insulina perché il diabete era causato da altri
problemi e quella serviva soltanto a farla andare in ipoglicemia. Aavevo capito
che le speranze di prolungarle la vita si stavano assottigliando così come si
stava assottigliando sempre di più lei, ormai diventata l'ombra di sè stessa.
In una successiva visita e controllo le hanno trovato anche una grave anemia,
quindi il sospetto di una leucemia o un linfoma e addirittura la possibilità di
addormentarla per non farla più soffrire. Pochi giorni dopo l'abbiamo portata
di nuovo alla clinica dove le hanno svuotato l'altro polmone e hanno fatto il
test per la Felv, ma è risultata negativa dopo minuti di attesa spasmodici e di
questo ero contento, anche se sapevo che aveva una seria infezione ai reni e alla
vescica che giustificavano pienamente l'incontinenza che ci costringeva a stare
giornate intere con carta assorbente e mocio per le mani. Una volta tornato a
casa però abbiamo notato che barcollava, non si reggeva e tendeva a nascondersi,
ad appartarsi, prima in bagno e poi sotto il mio letto, cercando anche di rifiutare
la pastiglia per il cuore che di solito assumeva volentieri. Mia madre, prima
di andare a letto ha cercato invano di farla mangiare e bere, lei era sotto il
tavolo in cucina e lì, durante la notte, era il 19 settembre scorso, più o meno
intorno alle 3, all'età di 14 anni, è volata sul Ponte a raggiungere la sorella
Pallina e Penelope. Sono stato svegliato e mi è stata comunicata la triste notizia,
mi sono alzato e mi sono recato a vederla, l'ho accarezzata sulla testolina per
alcuni minuti e poi sono andato in camera e ho acceso il computer per comunicarlo
alle persone amiche. Più tardi ho aperto il sacco nero dove c'era il suo corpicino
e le ho dato un bacio, prima di chiuderlo e metterlo all'interno di una scatola
di sughero, sigillarlo e poi, nel pomeriggio (era domenica) sono andato con mio
padre e un badile in un boschetto a circa 1 chilometro da casa, un luogo tranquillo
che mi piace molto perché amo il verde e la natura ed è poco frequentato, meta
nella bella stagione di tante mie passeggiate, insomma l'ideale per fare riposare
qualcuno che si è amato. Mi manca tantissimo e ogni volta che vado a trovarla
le parlo, sperando che lei da Lassù mi senta e mi veda, io la posso vedere soltanto
in fotografia, vicino al mio letto, all'interno di una cornicetta dove ho abbinato
anche quella della sorella. Ho creato anche un gruppo dedicato a lei e a tutti
gli animali che non ci sono più su Facebook e posso dire che avere un gatto o
un cane, vale quanto e più che una persona, sanno dare tanto e la loro perdita
si sente come un macigno. La vita continua, ho altri 4 gatti che mi circondano
e alcuni sono malati, come i genitori di Fifi, bisognosi di affetto e cure perché
sono anziani, anche se non potremo mai dimenticarla, resterà sempre nei nostri
cuori e passeremo le festività senza di lei. Ciao mia dolce Fifi. Alex
Bertocchi & famiglia
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