LITUANIA
(18 Novembre 2009) - Un gruppo di balordi lancia per divertimento un cane da una
sopraelevata, riprendendo il gesto crudele con il telefonino. Sul web scatta la
caccia ai giovani. Poche ore dopo la polizia riesce ad arrestare Svajune Beniuk,
di anni 22, autore del gesto criminale, con l'accusa di crudeltà contro gli animali. La
fotosequenza del lancio Video Martedì,
24 Novembre 2009 - E' morto PEPPER il cagnolino buttato giù dal ponte. Un
tam tam frenetico su Internet: forum, social network, blog, siti di animalisti
hanno continuato a far circolare gli aggiornamenti in tempo reale sul caso del
cagnolino sopravvissuto al volo nel vuoto, tradito dalle braccia del giovane mostro
che lo ha lasciato precipitare e schiantarsi al suolo. Da ieri il web grida
di nuovo, di rabbia e di compassione insieme, perche’ il povero cane non ce l’ha
fatta, e’ morto. Come
si sono svolti i fatti a partire dal quel tremendo pomeriggio di circa 10 giorni
fa, lo sappiamo. Il ventiduenne lituano, gia’ noto alla polizia locale perche’
coinvolto spesso in tafferugli e risse, disoccupato e con problemi di alcohol,
non era nuovo a episodi di violenza rivolti contro gli animali: solo due anni
prima il nonno del ragazzo avrebbe ucciso un gatto dandolo in pasto a un cane. Il
video che Svajunas Beniukas, questo il nome del mostro, ha fatto girare da un
amico mentre senza l’ombra di uno scrupolo si prepara a gettare il cagnolino dal
ponte e che immaginava di far diventare un tormentone su youtube e su facebook,
si apriva con la frase “Vediamo se anche i cani sanno volare”. Per fortuna proprio
quel video ha scatenato l’indignazione del popolo della rete e ha aiutato la polizia
a inchiodare il colpevole. Cosa
succedeva intanto al povero Pepper, vero nome Pipiras (che in Lituano significa
pepe)? Bhe’, la caduta ne aveva segnato il corpo e l’animo in modo indelebile.
Il cagnetto di circa quattro anni, trovato per caso sotto al ponte e portato immediatamente
in un centro veterinario, e’ stato curato e assistito; ma se fino a qualche giorno
fa le speranze che sopravvivesse sembravano alte, domenica scorsa, il 22 novembre,
Pepper si e’ arreso ed e’ morto; a nulla sono valsi gli sforzi dei medici. Cosa
rimane di questa tremenda vicenda? Tanta rabbia sicuramente, perche’, al di la’
del provvedimento ridicolo preso nei suoi confronti (appena 8 euro di multa),
in nessun modo si riuscira’ a far comprendere a quel ragazzo di 22 anni la disumanita’
e la ferocia del suo gesto; ma anche tanta preoccupazione, perche’ la leggerezza
con la quale quei ragazzi hanno architettato e portato a compimento il crimine,
il sadismo del gesto e il desiderio perverso di guardare e registrare l’attimo
in cui quell’atrocita’ si consuma, fanno davvero paura. Non
sappiamo cosa altro aggiungere, il ragazzo se la cavera’ con poco, anche se esiste
una petizione,
volta a sollecitare le autorita’ a imporre una punizione molto piu’ severa, e
tutti noi, purtroppo, continueremo a sentir parlare di episodi di questo genere.
Intanto l’unica cosa che possiamo fare e’ riflettere, discutere e interrogarci,
cercare di comprendere il come e il perche’ di tanta gratuita violenza, quasi
sempre sadicamente diretta contro chi non puo’ difendersi e contro chi appare
totalmente innoquo e innocente. Aggiornamento
del 24 novembre, ore 11.50: un gruppo di Facebook ha smentito la notizia della
morte di Pepper, stiamo cercando conferme ufficiali della smentita. Chiunque dovesse
avere notizie attendibili e’ pregato di comunicarcele! Fonte:
petpassion.tv |